Chi siamo?

Siamo una cooperativa di lavoro senza animo di lucro che nasce nel 2014 con l’intenzione di offrire uno spazio di insegnamento -apprendimento di lingue orizzontale e di qualità, basato nei principi dell’autogestione e la democrazia diretta, l’anticapitalismo e una pedagogia critica con prospettiva decoloniale e femminista.

Attualmente offriamo corsi di euskara, arabo, arabo del Marocco o darija, galiziano, catalano, italiano, castigliano, tedesco, francese e inglese in diversi spazi sociali e culturali di Gràcia e Sants. Rivendichiamo il recupero degli atenei e centri sociali come spazi popolari di apprendimento, seguendo la tradizione storica del movimento operaio della città. Offriamo anche servizi di traduzione e consulenza linguistica in diverse lingue.

Il modello cooperativista è la struttura più adatta a costruire un progetto assembleario e trasformatore che ha la volontà di creare un lavoro dignitoso e non competitivo, rispettoso degli spazi e organizzato in maniera collettiva. Lungi dalla tendenza competitiva capitalista, si basa sul supporto mutuo e il rafforzamento delle reti di economia sociale e solidaria del territorio. L’Impuls Cooperatiu di Sants, di cui facciamo parte come cooperativa, ne è un esempio paradigmatico.

Assemblearismo

La democrazia diretta è possibile solo se la presa di decisioni si fa in modo collettivo, e tutte le voci vi trovano spazio. Noi proviamo a facilitare spazi di interazione accoglienti e ci organizziamo grazie ad assemblee settimanali e trimestrali.

Prospettiva critica e decoloniale

Alimentiamo quotidianamente uno sguardo critico e decoloniale che cresce grazie al dibattito e alla riflessione in tutti gli spazi della cooperativa, dalle assemblee ai gruppi di lavoro, dalle traduzioni ai corsi di lingua.

Anticapitalismo

Il sistema capitalista è selvaggio, competitivo, individualista, sfruttatore e precarizzante. Costruendo cooperativismo vogliamo spargere I semi per costruire un’alternativa reale a questo sistema.

Prospettiva di genere

Siamo una cooperativa con un alto numero di donne. Oltre a questo, la prospettiva di genere è presente quando si configurano gli spazi di decisione così come la suddivisione delle attività produttive e riproduttive. Anche combattere la LGBTQI+fobia si può fare a partire dai contenuti dei corsi e dall’uso della lingua.